Quando arrivi da noi, ti ritrovi in un luogo completamente dominato dalle montagne, dalla natura ripida e scoscesa, con vaste foreste verdissime, le frastagliate pareti rocciose delle Dolomiti. Tutto questo è natura pulsante vita antica. I nostri avi costruirono i loro primi masi alpini mille anni fa, modellando su queste montagne impervie ogni aspetto del loro abitare qui.
Ne vedi ancor oggi le tracce negli angoli antichi dei paesi costruiti nei secoli da loro stessi, nei sentieri che portano verso le malghe, nei pascoli di alta quota, nei boschi possenti e curati, nel senso di comunità e di cura del bello da parte delle persone che oggi ci abitano.
Negli ultimi decenni i nostri paesi sono cresciuti, si sono trasformati, ma basta alzare lo sguardo verso le Dolomiti di Brenta, abbracciare con gli occhi le foreste verdi dalla Cima Paganella, o specchiarti nel luccichio vibrante del Lago di Molveno per avere la certezza che non vorresti cambiare nulla.
I nostri antenati crearono dal nulla pascoli, prati e campi rubandoli al bosco; vissero di un’economia modesta fatta di agricoltura, di commercio di legname e di un rinomato artigianato degli attrezzi da lavoro. Solo in tempi recenti la comunità operosa e intraprendente seppe riconoscere che la bellezza di questi luoghi poteva essere condivisa e rivolse il suo sguardo al futuro, coraggiosamente.
L’ospitalità turistica fu dapprima esperimento: i sogni divennero idee e poi, con straordinario spirito di dedizione, si trasformarono in una vocazione di comunità. Senza smettere mai di tenere i piedi ben saldi nelle nostre tradizioni e umili origini, diedero vita a una rinomata destinazione turistica. Questa danza perpetua tra innovazione e tradizione ci ispira e ci guida ancora oggi, perché vogliamo che la montagna continui ad essere la nostra maestra di vita e ci insegni a lasciare il minor numero di impronte possibile.
Dopo mille anni, siamo ancora gente di montagna. Noi nutriamo rispetto per questo luogo che chiamiamo casa e proviamo gratitudine per lo spirito montanaro che ha plasmato la nostra piccola storia.
Da noi la parola “comunità” ha ancora significato, è la nostra stessa tradizione: incontrerai molte persone che continuano oggi a innovare il lavoro dei genitori, dei nonni, fino anche alla quarta o quinta generazione. Coltiviamo, cuciniamo e serviamo il tuo cibo, gestiamo il tuo hotel, ti guidiamo in montagna, ti raccontiamo le vecchie storie di paese: non è solo un lavoro, ma il senso profondo dell’ospitalità antica di cui siamo orgogliosi e ci fa essere ciò che siamo, ciò che vedi.
Perché per noi vivere in montagna è linfa vitale e stile di vita. È bella ma severa, è dura eppur generosa di doni che ispirano; può anche essere pericolosa, se non la comprendi o ti dimentichi dove sei.
Le foreste, gli animali selvatici che le abitano con noi, le rocce, il profumo di resina e il cielo terso non sono un palcoscenico teatrale: se provi a viverle, se riesci a sentirti parte di questo spirito, entrerai anche tu in risonanza con la natura del luogo e con la tua anima più profonda.
Questo è il patto di condivisione che ti proponiamo: tutti ospiti di queste montagne, tutti ugualmente responsabili della vita che le abita. Speriamo che tu voglia accogliere insieme a noi l’amicizia rispettosa verso questi luoghi d’alta quota e che tu ne possa essere testimone con il resto del mondo.