Le case contadine in pietra e legno, le fontane e gli orti. La cura con cui conserviamo l’architettura di una volta ci ha fatto diventare uno dei Borghi più Belli d’Italia. Ma quello che abbiamo di più bello è la nostra comunità.
Siamo persone innamorate di questa terra, abbiamo scelto di rimanere qui e di vivere valorizzando le nostre passioni. Siamo artigiani e artigiane del legno, del rame e del feltro, panettieri, cuochi e contadini.
Quando vi fermate nelle nostre botteghe e mangiate nei nostri ristoranti non solo sostenete la nostra economia, ma date valore alle storie delle persone che vivono qui.
Come la storia della ciuìga. Un insaccato di maiale e rape inventato dal macellaio del paese a fine Ottocento, che da piatto povero è diventato un presidio Slow Food. La festeggiamo ogni anno a novembre con la Sagra che porta il suo nome.
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